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SCELTI PER VOI: ACCADDE A SALEM

lunedì 12 maggio 2025

 



Prima pagina, prima ancora del titolo. Un incipit potente, una frase monumentale ed eterna. Un condizionale che fa paura. Ma anche un monito con cui ci si potrebbe rivolgere alla persona più cara con senso di protezione. Così si apre questo capolavoro.

"Potrebbe accadere ovunque,
in qualsiasi momento".

Quindi potrebbe accadere nuovamente, qui, ora, tra non molto. E una volta accadde a Salem.

Cos'è che avvenne?
Tutto comincia con delle false accuse, inventate da un tu, forse per sentire meno le proprie sofferenze o per nascondere dei problemi, forse per sadica soddisfazione personale o più probabilmente perché si arriva a credere davvero in qualcosa che non esiste. Un tu che, nel giro di poco, diventa un voi: l'accusa trova la sua legittimità nella coralità, si giustifica nella protezione della condivisione e forza del gruppo, l'insieme dentro il quale si cela, si mimetizza l'identità colpevole del singolo. E da qui si innesca una catena: chi a sua volta denuncia senza un motivo reale lo fa o per debolezza o per non essere egli stesso oggetto dell'accusa. Allora l'unica soluzione per salvarsi e non essere condannato è puntare il dito su qualcun altro.



Di fatto questo è ciò che è successo più di trecento anni fa a Salem, ma se non lo sapessimo potrebbe benissimo essere il meccanismo psicologico e sociale che porta ad accusare i propri vicini, sulla base di prove fragili o inesistenti.
Questo albo, dalle illustrazioni meravigliose, ci riporta indietro nel tempo, senza farci scordare che il passato può ripetersi nel presente. Ci cala tra gli angoli di una cittadina del Massachusetts, per raccontarci di un evento storico, risalente al 1692, conosciuto come (o meglio, poco conosciuto, e quindi meritevole di esserlo) "I processi alle streghe di Salem", che portò all'impiccagione di diciannove persone innocenti, vittime della superstizione e dell'ignoranza. Le accuse di stregoneria si diffusero rapidamente, colpendo in maniera preferenziale le donne, e mostrando come paura e credenze possono diventare strumenti di privazione della libertà e persino della vita.
Alle immagini penetranti si accompagnano parole semplici, perfette, efficaci tanto da farci comprendere esattamente in poche battute come ciò sia potuto avvenire.
Attraverso il racconto degli eventi di Salem, l'albo mira a sensibilizzare i giovani lettori su alcune tematiche attuali, quali la libertà individuale, la parità di genere e specialmente la lotta contro ogni forma di pregiudizio, incoraggiandoli a riflettere sulle ingiustizie e discriminazioni del mondo contemporaneo. A maggior ragione può essere un ottimo strumento da utilizzare nelle scuole. 
Ancora adesso esiste, e lo sappiamo bene, il rischio che l'odio gratuito verso qualcuno, fomentato dalla protezione dell'insieme più potente che esista, il web, possa portare ad accuse infondate e all'esclusione, dal gruppo, dalla società, da un territorio.
Il finale, come l'inizio, è lapidario e senza tempo. Quattro parole che oggi sono fondamentali, un'occasione per meditare sull'importanza di schierarsi, prendere una posizione, di costruirsi un pensiero critico, di documentarsi per poter fare scelte consapevoli e non abbagliate da realtà fittizie e virtuali.

Tu, cos'avresti fatto?


Non lasciatevelo scappare per nessuna ragione.
Se volete approfondire l'argomento questo è il link sul memoriale dedicato alle vittime dei processi: 
https://salemwitchmuseum.com/locations/witch-trials-memorial/







INFORMAZIONI TECNICHE

TITOLO: Accadde a Salem
AUTORE: Jonah Winter
ILLUSTRATORE: Brad Holland
TRADUTTORE: Guia Risari
EDITORE: Settenove
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2025
PAGINE: 48 p.
FORMATO: cartonato con filo refe
ETÀ DI LETTURA: dai 9 anni
ISBN: 9791281477087
PREZZO INDICATIVO: € 19,00

VETRINA-MENÙ: LE ULTIME SUI LIBRI PER BAMBINI E RAGAZZI

lunedì 5 maggio 2025

 

Bentornati piccoli e grandi amici lettori. Iniziamo questo mese di maggio con un’altra carrellata di albi illustrati e narrativa per bambini e ragazzi scelti dalla nostra redazione. Buone letture a tutti!

PER ORDINE ALFABETICO: 

Ada e le formiche nella pancia 
Di Stefanie Höfler e Philip Waechter
Ada ha sei anni, una mamma con i capelli che profumano di mela e di lamponi, un fratellino di nome Max con cui litiga spesso e una gallina che si chiama Stracciatella, regalo di compleanno di sua nonna. Adora la torta al cioccolato e ascoltare Paul, il compagno della mamma, mentre suona il violoncello, ma ha paura di tuffarsi in piscina. Non vede l'ora di cominciare la scuola ma nello stesso tempo è spaventata. Dentro il suo stomaco c'è una colonia di formiche che si agitano: le succede in tante situazioni diverse, quando è arrabbiata e triste oppure quando è allegra e contenta. Nella sua testa invece ci sono mille domande. L'estate è appena arrivata ed è piena di sorprese: Ada è pronta a viverla assaporandone ogni momento. 
Editore:Uovonero
Collana:I geodi
EAN:9791280104632
ISBN:1280104635
Pagine:144
Formato:rilegato
Età di lettura:dai 7 anni
Prezzo:circa € 18,00

Felice e Contento
Di Scott Rothman, Brian Won
Contento non vede l’ora di partire per un posto speciale. Felice però è preoccupato: dove andremo? Farà caldo? Farà freddo? Chi incontreremo? E se manca la carta igienica?
Avere paura è normale, ma con l’amico giusto ogni esperienza è un’avventura.
Editore:Rizzoli
Collana:Albi illustrati
EAN:9788817192743
ISBN:8817192740
Pagine:48
Formato:rilegato
Età di lettura:dai 3 anni
Prezzo:circa € 16,50

Il giardino di Rita
di Michelangelo Rossato e Francesca Corso
C'è un giardino segreto, molto più grande, lontano e vicino, dove nascono, tornano e si incontrano tutte le cose del mondo. Non appena Sofia si sveglia, va alla finestra a chiamare la sua gatta, Rita. Ma stamattina Rita non arriva. Sofia si affaccia alla finestra. E la vede. È laggiù, ferma. Sembra dormire un sonno profondo. «Rita non è più qui» le dice lo zio Michele. «Cosa vuol dire zio? Ma io la vedo, è proprio davanti a noi!» Rita è lì, eppure è come se non ci fosse...
Editore:Camelozampa
Collana:Le piume
EAN:9791254642146
ISBN:1254642145
Pagine:48
Formato:rilegato
Età di lettura:dai 5 anni
Prezzo:circa € 18,00

Il maestro nuovo
Di Rob Buyea
È l’inizio della quinta elementare per sette ragazzi della scuola di Snow Hill: Jessica, la nuova arrivata che ama rifugiarsi nei libri; Alexia, imprevedibile bulla; Peter, il burlone; Luke, genio della matematica; Danielle, insicura; Anna, timida e riservata; e Jeffrey, che detesta la scuola. Con l’arrivo del nuovo maestro, Mr. Terupt, brillante e appassionato, la classe vive un anno speciale. Ma durante un giorno innevato succede qualcosa di inaspettato, e tutti i bambini saranno messi alla prova, imparando qualcosa di nuovo su sé stessi e gli altri.
Editore:Rizzoli
Collana:BUR Ragazzi Verdi
EAN:9788817193856
ISBN:8817193852
Pagine:288
Formato:brossura
Età di lettura:dai 10 anni
Prezzo:circa € 12,00

Il mondo che verrà
Di Robert MacFarlane, Johnny Flynn 
Un padre e un figlio si addentrano nel bosco per una lunga passeggiata. Come seguendo il filo di un sogno, il loro viaggio li porta a scoprire un paesaggio in continua evoluzione, esplorare un mondo che è sempre nuovo, ricco, generoso, e che promette un futuro pieno di speranza. È questo il cuore de "Il mondo che verrà", frutto dell’eccezionale collaborazione di tre artisti: il celebre naturalista e scrittore Robert MacFarlane, il musicista e attore Johnny Flynn e l’illustratrice Emily Sutton. "Il mondo che verrà" nasce come una canzone e il libro conta proprio sul ritmo e sulla musicalità del testo per esprimere al meglio l’emozionante poesia del suo contenuto. Nel paesaggio che muta e cambia nel tempo, proprio come accade ai due protagonisti nel viaggio della loro vita, si percepisce un canto nuovo, un futuro fatto ancora di sole e di fiori, di silenzio e di tuono, di ore condivise, di una speranza che cresce e che viene resa così visibile, quasi da toccare con mano grazie alle dettagliate e splendide illustrazioni di Emily Sutton. Una luminosa metafora della vita che scorre, un libro che condensa nelle sue pagine l’armonia della natura, della parola e della musica. 
Editore:EDT-Giralangolo
EAN:9788859299271
ISBN:8859299276
Pagine:32
Formato:rilegato
Età di lettura:dai 5 anni
Prezzo:circa € 15,00

La bella e la bestia
Di Benjamin Lacombe
La Bestia è un essere strano e terrificante, che per colpa del suo aspetto è rifiutato dal mondo. La Bella è una ragazza piena di grazia, allegra, gentile e curiosa delle cose della vita. Andando oltre le apparenze, supererà le sue paure e le sue angosce e, insieme, La Bella e La Bestia impareranno ad amarsi, liberandosi di ogni convenzione.
Una storia intramontabile, illustrata in maniera sublime da Benjamin Lacombe e riscritta da Cécile Roumiguière. Una fiaba che ritorna all’origine di una maledizione e ci interroga su cosa sia l’umanità e cosa la bestialità
Editore:Rizzoli
Collana:Classici illustrati
EAN:9788817190886
ISBN:8817190888
Pagine:80
Formato:rilegato
Età di lettura:dai 5 anni
Prezzo:circa € 25,00

La dottoressa Moly 
di Francesca Aiello
Moly, la talpa, è la nuova dottoressa di Maronchest. Riuscirà a curare non solo mal di pancia e zampe zoppicanti, ma soprattutto insicurezze e nostalgie degli abitanti del paese? Un libro che accompagna a scoprire la forza dell'ascolto, e il suo potere di guarigione. 
Editore:Macadamia Edizioni
Collana:TuttiFrutti
EAN:9788894769470
ISBN:889476947X
Pagine:36
Formato:cartonato
Età di lettura:dai 4 anni
Prezzo:circa € 18,00

Orso
di Natalia Shaloshvili
Orso è seduto su una panchina con un biscotto, un libro e un palloncino. Tutto solo. A lui piace così. Ma poi arriva Volpe. "Ciao, posso sedermi con te?" ... cosa risponderà Orso? Com'è difficile dire ciò che davvero si pensa... ma se non lo si fa... gli AAAAAARGH scappano fuori!
Editore:Arka
Collana:Le perline
EAN:9788880723264
ISBN:888072326X
Pagine:40
Formato:rilegato
Età di lettura:dai 3 anni
Prezzo:circa € 15,00

Volpe, Gublì e l’orso
Di Thibault Prugne
Volpe ha seguito il consiglio del rospo Gublì e si è trovato un prezioso portafortuna: ora sì che potrà acciuffare tutte le prede paffutelle che vuole! Peccato che ad aspettarlo nella tana ci sia un orso enorme che non ha nessuna intenzione di andare via… Il suo sasso magico funzionerà anche per quello?
Editore:Rizzoli
Collana:Albi illustrati
EAN:9788817193405
ISBN:8817193402
Pagine:40
Formato:rilegato
Età di lettura:dai 4 anni
Prezzo:circa € 16,50




SCELTI PER VOI: MARTYN PIG

giovedì 1 maggio 2025

 

Di Kevin Brooks conosciamo oramai tutti molte delle storie da lui scritte e ne apprezziamo la straordinaria capacità narrativa e il modo in cui riesce a calarsi nei panni dei suoi protagonisti adolescenti, senza fare sconti a favore dell'eventuale adulto lettore che volentieri si risparmierebbe di vedere il doloroso e atroce impossibile divenire  realtà, almeno in una storia, quella narrata. In una parola le storie di Brooks non tentano in nessun modo di edulcorare la complessità della crescita delle ragazze e dei ragazzi. 

Ma di Brooks ciò che ancora colpisce è la capacità di arrivare alla periferia estrema di alcune vite, dove, solo apparentemente, le categorie dell'umano sembrano ridotte a brandelli, e, nonostante questo, avere l'indissolubile desiderio di restare, fino a lasciare che attraverso le parole il riscatto dell'umano torni ad abitare la storia.

Succede anche in questa di storia, arrivata in Italia da pochi mesi, nonostante sia il primo romanzo di Brooks.

Una storia a tratti paradossale, narrata in prima persona dal giovane protagonista, Martyn Pig, che in molti momenti della narrazione si rivolge direttamente al lettore, consapevole quasi di non riuscire a sostenere da solo il peso delle sue azioni.

La trama è questa: Martyn, quattordici anni, costantemente preso in giro a causa del suo nome, canzonature alle quali sembra aver trovato il modo di far fronte con l'indifferenza ma anche con un senso profondo di isolamento, vive con il padre alcolizzato, costretto, quando lui è ubriaco a prendersene cura, oltre che a prendersi sempre le sue sfuriate, a volte anche piuttosto violente. 

Martyn è solo, non ha nessuno cui affidarsi, non ha madre, non ha fratelli o sorelle, non ha amici, nonni, parenti che possano essere per lui una rete di protezione. Forse si farebbe meglio a dire che non ha amici di cui possa fidarsi e parenti che possano essere per lui adulti di riferimento. C'è solo una zia infatti che si presenta una volta l'anno sempre nello stesso giorno, prima di Natale, e che non vuole prendersi beghe di nessun tipo, le basta constatare il degrado nel quale il fratello si trascina e rimbrottarlo per sentire che la sua coscienza è a posto. Martyn la detesta. 

In verità poi un'amica ci sarebbe, un po' più grande di Martyn, Alex, a cui lui tende ogni speranza di relazione, anche più che amicale.

Questo equilibrio, già estremamente precario, finisce per andare in frantumi quando a seguito dell'ennesima sfuriata, il padre di Martyn, mentre si agita per colpire il figlio, perde l'equilibrio, sbatte la testa sulla pietra del camino e muore. 

Sapevo che era morto. Lo sentivo. L'aria, l'immobilità, l'assenza di vita. Sono rimasto impalato per un minuto buono. Me ne stavo lì in piedi, lo sguardo fisso, la mente vuota, il cuore che batteva forte. In realtà è stato strano: la mancanza di emozioni, l'assenza di dramma. Quando nella vita succedono cose, cose enormi, non c'è nessuna musica, nessun da-da-daaan. Nessun primo piano. Nessuna inquadratura sensazionale. Non succede niente. Il resto del mondo non si ferma, continua a girare. Mentre stavo lì in salotto, a fissare la stranezza del corpo senza vita di papà sul pavimento, il televisore continuava a blaterare in sottofondo.

Martyn, di fronte al corpo morto del padre, resta in un tempo sospeso, in cui i pensieri sembrano rimbalzare tra sé e il lettore, cui apertamente si rivolge, come unico interlocutore, e a tratti giudice, dei suoi stessi pensieri.

Una volta accertato che era morto mi sono seduto sulla poltrona di papà. Una cosa un po' strana, visto che non mi ci ero mai seduto prima. Mai. Sono rimasto seduto per molto tempo. Molto tempo. Credo che stessi pensando. O forse no. non lo so. Non me lo ricordo. Ricordo solo che ero seduto lì, da solo, nel silenzio della sera, solo, al riparo dietro le tende chiuse, solo, con il ticchettio indifferente dell'orologio sulla mensola del camino.

All'improvviso mi è apparsa un'immagine davanti agli occhi - una di quelle sagome fatte con il gesso che i detective disegnano attorno al corpo della vittima. Per qualche ragione mi ha divertito e mi è uscita una risatina strozzata. Non sembravo nemmeno io, era come sentire l'eco di una risata in una città fantasma. Mi sono seduto di nuovo. E adesso che si fa? mi sono chiesto. Il telefono sul tavolo accanto alla porta era lì, nero e silenzioso, in attesa. Sapevo cosa avrei dovuto fare. 

Quando alla porta Alex suona il campanello, Martyn sa che è l'unica persona con la quale può condividere non solo ciò che è accaduto ma anche ciò che intende fare.

Da qui il lettore è come se facesse un passo indietro, a prendere il suo posto nella dinamica della narrazione è Alex, una ragazza poco più grande di Martyn, e di cui lui è segretamente innamorato, anche se lei ha già un fidanzato, che Martyn giudica del tutto inutile, borioso, scialbo.

E da qui la storia segue, trascinando il lettore in un crescendo di pensieri e azioni che il protagonista mette in atto secondo precise logiche romanzesche da giallo-horror, perché Martyn è un vero cultore di serie poliziesche e dei libri di Scherlock Holmes. 

E soprattutto sa con ogni fibra di se stesso che denunciare la morte del padre, avrebbe, qualsiasi direzione potessero prendere le indagini, conseguenze per lui disastrose, dal riformatorio, sebbene non sia stato responsabile della morte del padre, all'essere affidato alla tutela della zia, che forse è anche peggio, dal suo punto di vista.

Non gli resta che escogitare un piano per occultare il cadavere, con l'aiuto della sua amica Alex, che sebbene inorridita e sulle prime contraria a questa soluzione, poi sembra invece convincersene, soprattutto quando insieme scoprono che il padre ha ereditato una bella somma di denaro, con la quale Martyn, ingenuamente, spera di sparire dalla circolazione, magari insieme a Alex.

Ma la vita per quanto uno provi a mandarla nella direzione desiderata, e sembra che davvero ci stia andando, riserva sempre, anche spesso per la nostra incapacità di guardare con esattezza alla periferie del nostro sguardo, inciampi, tradimenti, sorprese.

E così, nonostante il piano idealmente perfetto che Martyn ha costruito nella sua testa e che in parte sembra anche riuscire, qualcosa ai margini scricchiola. E a scricchiolare ancora una volta è la fiducia che lui sembra riporre ostinatamente nelle persone. Perché in fondo Martyn cerca di sopravvivere come può e cerca di farlo anche provando a lasciare aperto uno spiraglio del suo cuore, invano verrebbe da dire, a leggere l'epilogo.

Non anticipo altro, perché già questo dovrebbe bastare a desiderare di leggerlo, tanti sono i temi radicalmente fondanti posti al centro di questa storia: il desiderio di essere amati dai genitori che lega gli esseri umani a una fiducia cieca nell'adulto di riferimento, ma che, quando questo desiderio viene tradito, è capace di generare un odio implacabile, che continua a vivere accanto a una forma di amore malsano e dannoso; la solitudine in cui spesso ragazze e ragazzi con storie familiari devastanti vengono lasciati, senza che alcuno si accorga di nulla; il proliferare dei pensieri, l'immaginazione degli adolescenti, che spesso per noi adulti è inarrivabile, e al fine di tutto la consapevolezza della fragilità dell'essere umano e la necessità di una qualche forma di relazione umana per riuscire a vivere e a crescere. 

Un libro che tutti dovrebbero leggere, adulti e ragazzi, da portare nelle scuole e discuterne insieme e a fondo.

Per voi Piccoli Lettori Crescono

INFORMAZIONI TECNICHE

TITOLO: Martyn Pig

AUTORE: Kevin Brooks

TRADUTTRICE: Benedetta Reale

EDITORE: EDT Giralangolo

COLLANA: Dinamo

FORMATO: brossura, 280 pp.

CODICE EAN: 9788859291985

COSTO: € 15

ETÀ DI LETTURA: Young Adult

SCELTI PER VOI:L'incredibile eroe del cortile

giovedì 24 aprile 2025



Direttamente dalla Bologna Children's Book Fair, un libro freschissimo di stampa. La presentazione è stata ospitata nello stand della casa editrice Rrose Sélavy: Claudia Souza è l'autrice e Giacomo Agnello Modica l'illustratore.

Il regno del cortile ormai è per pochi bambini, un tempo, fino a non troppi anni fa, era il luogo di ritrovo dell'infanzia, quello dove potevamo far finta di essere chiunque e qualsiasi cosa con il "facciamo finta che", dove palla, gessetti, biglie ed elastici, manche bastoni, foglie e tappi, erano tesori. Qualsiasi oggetto, un semplice scatolone, per esempio, aveva un potenziale infinito e si poteva trasformare in veliero, in treno, in casa segreta, in nave spaziale.
Proprio qui il protagonista della storia inizia la sua avventura. L'autrice, Claudia Souza, scrittrice, traduttrice, libraia ed esperta di educazione infantile nello sviluppo del linguaggio, ha avuto una brillante idea per un racconto sorprendente che al giro pagina fa spalancare le fauci, mi sono confusa, scusate, volevo dire la bocca, e il merito è dell'illustratore, Giacomo Agnello Modica, che rende il suo racconto figurato una vera esplosione di colori e calca nei colpi di scena con primi piani cinematografici, il suo tratto frenetico convoglia un tale entusiasmo che fa muovere le figure, tantoche sembra vogliano uscire dalla carta. 

La storia è simpatica, adattissima per una lettura a voce alta, sicura catalizzatrice di attenzione da parte dei bambini, e, a guardare meglio, racconta tante altre storie. Non posso svelarvi il finale perché è davvero un colpo di scena, un inaspettato guidato dall'equivoco con cui gli autori iniziano a giocare con il lettore fin dall'inizio. L'immaginazione, la fantasia sfrenata, che accennavo attingendo ai ricordi d'infanzia, è sicuramente dominante, anche per questo motivo si può dire che il libro è vicino al sentire bambino, parla lo stesso linguaggio, ma veicola nella sottotrama una narrazione più intima, quella che si nasconde dietro il coraggio e l'avventura, che si nasconde dietro al supereroe, al lottatore di wrestling,

al pirata all'arrembaggio:

 
c'è il protagonista che è in cerca di se stesso, di un posto in cui sentirsi bene, accettato, che dopo l'eccitazione del gioco sa godersi il momento, la pace che sbagliando chiamiamo "noia".
Le iperboli avventurose fanno sorridere, ma sono così vere mentre si gioca! Ma non è tutto, perché tra narrazione scritta e visiva si possono scorgere altri particolari, tutti importanti, dalla situazione reale in cui il protagonista si muove, alle citazioni dichiarate che introduce l'illustratore, quindi è un libro che va scoperto, con attenzione.
Da qui possono solo partire altri giochi da cortile, o da parco, che in cortile ora ci sono parcheggiate le auto e i condomini non sopportano più il "chiasso".
L'introduzione è curata da Monica Martinelli, fondatrice della casa editrice Settenove, questa collaborazione tra case editrici indipendente rende il progetto ancora più interessante. Martinelli apprezza le potenzialità della fantasia che in questa storia si esprimono con forte energia, infatti travalicano i luoghi comuni, gli stereotipi, le differenze di genere e semmai accenna con delicatezza alle incertezze della crescita. Martinelli appoggia il fatto che oltre alle "esigenze", alle richieste da parte di altri, ci sono sempre le scelte, anche quella di rispondere alle aspettative o di non fare nulla. Diciamo che dopo le innumerevoli e mirabolanti peripezie, la vera conquista è proprio il senso di libertà. Il finale è un plus a margine di tutta la storia. L'inclusione, l'autostima, il gioco e la riflessione: tutte le emozioni si esprimono in un modo suggestivo e, soprattutto, onesto. Impossibile non restarne coinvolti, con il protagonista si sviluppa una spontanea empatia.

Dopo aver conosciuto il suo sguardo, i suoi pensieri, dopo aver giocato con lui, si è diventati anche un po' amici, e chissà se ci si è potuti riconoscere nel suo sguardo. A questo punto, non vi resta che scoprire tutta la storia, con il suo sorprendente finale, e a me non resta altro che augurare a tutti, Buona Lettura!
 

Informazioni tecniche
Titolo: L’incredibile eroe del cortile
Autrice: Claudia Souza
Introduzione: Monica Martinelli
Illustratore: Giacomo Agnello Modica
Collana: Il Quaderno cartone
Casa editrice: Rrose Sélavy edizioni
Formato: cm 21,5 x 25,3, brossura, copertina rigida
Pagine: 40
Codice EAN: 9788885534216
Costo indicativo: € 18,50
Età di lettura: da 5 anni




SPECIALE BOLOGNA CHILDREN'S BOOK FAIR 2025: SGUARDI VELOCI MA INTENSI

lunedì 14 aprile 2025




Come dice il famoso proverbio "la prima volta non si scorda mai". È vero che il detto si riferisce all'amore. Ma chi lo ha stabilito che non possa essere quello per i libri? 
Di ritorno dalla Bologna Children's Book Fair si ha uno stordimento i cui effetti non discostano molto dal primo incontro con l'innamorato. Le migliaia di immagini tornano lentamente tra le palpebre, mentre fuori dal finestrino del treno il mondo scorre veloce. Ci vuole calma e tempo per realizzare. 
La Bcbf è un evento umano e professionale. L'uno si interseca nell'altro. Ma è soprattutto il giro del mondo in quattro giorni, durante il quale alcune cose le cerchi, altre sono loro a trovare te. 
Per me purtroppo il tempo a disposizione è stato brevissimo, ma ho avuto la fortuna di imbattermi e soffermarmi in particolare su due stand stranieri, molto meno affollati di quelli nostrani.
La Slovenia ha portato uno spazio piccolo, ma ricco.



 
Oltre a notevoli albi, tra i prodotti esposti, a colpirmi è stato il portfolio di eccellente livello: un cofanetto composto da grandi cartoline stampate in alta qualità. Dietro ciascuna sono inseriti alcuni dettagli sull'illustratore.
Vi riporto il link del catalogo in pdf. 



La Bulgaria ha allestito un angoletto accogliente e dolce alla vista, qualche poltroncina per potersi gustare con calma i libri. Chasing Words è il titolo dell'esposizione delle stampe dei 19 illustratori, una sorta di proseguimento e aggiornamento di quella del 2024, in cui tra gli albi pubblicati troneggia When I Want to Keep Silent, scritto da Zornitsa Hristova, illustrato da Kiril Zlatkov e edito in Italia da Orecchio Acerbo. Focalizzata sulla ricchezza e diversità dello stile degli artisti, ha portato una serie di stampe rappresentative di diverse generazioni di artisti, tutte incantevoli nella loro varietà.
Il bellissimo catalogo raccoglie per ciascun autore un'illustrazione dal libro e un disegno preparatorio, che ne mostra il processo creativo. Il tutto arricchito da un QR code, consultabile per approfondimenti e contenuti aggiuntivi sugli artisti e le loro pubblicazioni. Vi consiglio caldamente di farvi un giro per il sito https://booksforkids.bg/en.

Ecco alcune foto che parlano più delle parole.










SPECIALE BOLOGNA CHILDREN'S BOOK FAIR 2025: Jella Lepman e la circolarità di libr, tra progetti, eventi e mostre che a lei si ispirano.

venerdì 11 aprile 2025





Jella Lepman è stata e resta un esempio formidabile nel mondo, a lei si ispirano ancora illuminati studiosi, esperti, promotori appassionati di libri: il ponte di bellezza, cultura, memoria storica, circolarità continua a collegare paesi, lingue, culture e, soprattutto, bambini e i libri a loro dedicati. Durante alcuni eventi che si sono susseguiti durante la Bologna Children’s Book Fair, il nome e l’eredità lasciata da Jella Lepman hanno rinvigorito i propositi nobili e preziosi che vengono portati avanti da più realtà culturali. Ibby è la più importante realtà che opera in ogni paese, e qui in fiera si possono tirare le fila delle tante iniziative intraprese. Jella Lepman è il faro che illumina ancora la via. Di seguito ho raccolto appunti di due incontri uniti dallo stesso filo rosso: uno in cui Jella Lepman è l’origine del lavoro di promozione degli ospiti, e l’altro in cui è la protagonista dell’evento.


Il 1° aprile ha avuto luogo l’incontro dal titolo The Roadmap to readers: Guiding Authors and Books to Children, “quali sono i principi e i tipi di finanziamento delle varie organizzazioni che promuovono la letteratura per bambini, gli scrittori e gli illustratori?” Organizzato da Estonia Guest of Honour 2025 e Ibby Estonia, ha visto come ospiti Triin Soone, Direttore del centro di letteratura dell’infanzia estone; Dr. Katja Wiebe, Editrice di letteratura per bambini e ragazzi dell’Europa orientale; Justinas Vancevicius, Direttore ad interim del centro letterario per bambini e ragazzi; Martynas Mazvydas a rappresentare la Libreria Nazionale della Lituania. A moderare Tuulike Kivestu, giornalista e illustratore.
È il primo, corposo, incontro sui libri come ponti che uniscono. Triin Soone introduce il lavoro di promozione alla lettura in Estonia citando vari eventi che coinvolgono scuole e famiglie, l’organizzazione è supportata dal lavoro di circa novanta persone. Justinas Vancevicius, riferendosi alla realtà Lituana, si associa citando anche festival, progetti educativi e varie attività che coinvolgono circa cinque persone non governative e ottanta da parte governativa. Servono sempre fondi per poter realizzare gli eventi e molti vengono finanziati con delle challenge. Dr. Katja Wiebe cita proprio Jella Lepman perché a partire da lei che continua il suo lavoro, a Monaco, dove è responsabile dei libri estoni, ma nella biblioteca, che è una parte essenziale della cultura della società, ci sono oltre cinquantamila libri da condividere e far conoscere, nello spirito di Jella Lepman. Nella biblioteca continuano a raccogliere libri, li catalogano e li promuovono, fanno ricerca. I finanziamenti arrivano da più parti, tra cui lo Stato tedesco e la stessa città di Monaco. Triin Soone racconta di come in Estonia vengano organizzate competizioni letterarie, concorsi sulla letteratura per poterla ampliare, infatti, in questo modo incoraggiano i nuovi autori e serve anche per continuare la ricerca di nuovi buoni libri. La ricerca è cooperazione, anche con i lettori, per ottenere feedback e capire cosa piaccia di più. I seminari professionali sono indirizzati a insegnanti, librai e genitori, grazie a un buon sistema bibliotecario, che attinge alle novità attraverso le librerie, e chiaramente servono fondi per affrontare le spese. Vengono portate avanti molte iniziative per i bambini, anche se la lettura è integrata nei programmi educativi fin dalla scuola dell’infanzia. In Lituania, spiega Justinas Vancevicius, c’è la filosofia del “Joy of reading”, la promozione punta al piacere della lettura e il festival Children Book Island unisce i ragazzi e i libri, la musica, l’arte, il cinema, è un evento anche per tutte le professioni che gravitano intorno al libro, attraverso seminari, masterclass, autori Guest of Honour, conferenze. 
Nel programma Book Start ogni bambino nato in Lituania riceve un pacchetto di informazioni sulle biblioteche pubbliche con libri per il target 0-3 anni, oltre alle altre strategie per far continuare nel tempo questo progetto, per far circolare i libri con gli eventi dedicati ai bambini più piccoli.
Tutti concordano sul valore delle biblioteche pubbliche che permettono a tutti di far arrivare i libri nelle case e quindi coltivare la cultura del libro in famiglia.
Dr. Katja Wiebe racconta il patrimonio, secondo l’esempio di Jella Lepman, di libri che altrimenti sarebbero andati perduti, come quelli della ex Yugoslavia, che ora non esistono più nei territori di origine. Sono collezioni della memoria dei libri per bambini. Anche qui vengono organizzati eventi anche teatrali, artistici, accompagnati dall’orchestra e catturano l’empatia dei bambini. Il programma Music Reading con l’orchestra sinfonica crea momenti di stupore e bellezza. Poi ci sono i cortometraggi sui libri che raggiungono i bambini nei luoghi in cui si trovano, come la scuola. Ci sono molte iniziative. Il programma finanziario prevede le spese per poter lavorare a progetto per tre mesi. Triin Soone parla dei progetti estoni che partono dalla prima infanzia fino alla scuola, anche se insiste sull’importanza di avere libri nelle case. È necessario poter offrire la varietà più vasta possibile per argomento, per far scoprire ai bambini i propri gusti e attitudini. In Estonia vengono pubblicati circa ottocento libri, e non è un paese molto grande, ma sono le biblioteche a rendere i libri accessibili a tutti e contribuiscono al futuro della cultura dedicata ai bambini, il ruolo degli insegnanti è chiamato ad incoraggiare questo circolo. Justinas Vancevicius cita la frase “i bambini maschi non leggono”, ne abbiamo parlato in modo più approfondito nell’articolo “Boys, dove sono questi lettori?”. Per l’esperto lituano è sbagliata poiché non deve esserci nessuna competizione, leggere è piacere e non è una gara, ma gli adulti posso fare di più, a partire dalle famiglie. Quando gli adulti si lamentano di questo, lui chiede a queste persone se a casa ci sono libri alla portata di mano dei bambini, se hanno un luogo comodo per potersi dedicare alla lettura e altre domande del genere. Perché fino a cinque e sei anni il libro è piacere, non è prettamente didattico, poi avviene la trasformazione in obbligo e fatica, alimentando paure e rigetto. I libri sono molto costosi, il cinquanta per cento della popolazione non può acquistarli, ma i libri non devono essere un privilegio, le biblioteche scolastiche purtroppo sono più per gli insegnanti che per i bambini, ci sono libri didattici e ben pochi per il piacere di leggere, manca la giusta cura. Questi spazi non sono il centro della cultura scolastica, invece dovrebbero essere proprio questo. Dr. Katja Wiebe afferma che anche in Germania le biblioteche scolastiche sono poco aggiornate, ma ci sono dei progetti per organizzare dei workshop insieme ai bambini per discutere su quali libri tenere e quali no, se ce ne sono tra le novità alcuni da poter aggiungere, proprio perché le biblioteche scolastiche devono essere al servizio di insegnanti e bambini, altrimenti il libro è solo un compito, un obbligo al solo fine didattico, che intimidisce e allontana. I workshop, con l’approccio alla scelta, fissano il senso di beneficio e accessibilità. Infine, conclude l’intervento Justinas Vancevicius: in Lituania si avverte forte la tensione geopolitica, c’è ansia, paura, incertezza negli adulti e anche nei bambini. I libri e le persone che lavorano con i libri possono aiutare i bambini a capire cosa accade.


Il secondo incontro ha avuto luogo il 2 aprile dal titolo “Fateci cominciare dai bambini. I libri come ponti: un tributo in immagini a Jella Lepman” organizzato da Ibby Italia e la Bologna Children’s Book Fair. Silvana Sola ha curato la mostra e Elisabetta Lippolis, trentanovesimo Presidente del Congresso Ibby e vicepresidente di Ibby Italia. Il libro di Jella Lepman, Un ponte di libri, troneggia davanti agli ospiti. 
La mostra è promossa per il 39° congresso Internazionale di Ibby, e il progetto parte da Trieste, che è stata sede nel 2024, evento a cadenza biennale, e viene ospitato nei paesi in cui ci sono delle sedi Ibby. Elisabetta Lippolis ricorda i congressi del 1958 a Firenze e quello del 1970 a Bologna. 
È una chiamata alla responsabilità dell’impegno. Silvana Sola racconta di quando ha iniziato la ricerca, con Della Passarelli editrice di Sinnos, a Monaco, dove ha avuto accesso a tante fotografie originali e a del materiale prezioso riguardante Jella Lepman. Il percorso di studio ha portato a questo progetto, in cui sono stati scelti dei passi, degli “aspetti della vita” della Lepman, poi consegnati ad illustratori di tutto il mondo, ognuno di loro ha prodotto un’illustrazione, forte è l'ispirazione ai titoli che Jella aveva nella sua prima mostra itinerante. Anche questa mostra cercherà di coprire più tappe, nell'originalità di questo progetto c’è anche una raffinata produzione, da parte degli artisti coinvolti, di ex libris, che accompagnano ogni illustrazione. 
La dimensione dell’ex libris andrebbe recuperata, dice Silvana Sola, anche perchè è una scelta che permette di riconoscerti. Durante questo incontro vengono presentate tutte le opere e gli ex libris realizzati dagli artisti, corredati da una breve introduzione. La mostra è molto bella e poter vedere le illustrazioni accanto all’ex libris scelto da ogni autore è un’esperienza molto interessante. Silvana Sola ricorda quando Jella Lepman interpellò Eleonor Roosvelt per ottenere libri da un paese che continuava a produrne, non avendo avuto la guerra in casa. Non starò ad elencarvi tavola per tavola, le foto non sono di buona qualità, ma quello che emerge è un lavoro corposo da parte di tutti. Dalle illustrazioni arriva la concretezza con cui agì Jella Lepman, una determinazione e un esempio senza il quale forse non ci sarebbero le realtà raccontate fin qui.
Il mondo dei libri irrompe dall’immaginario al reale, c’è lo stupore visivo e narrativo, Jella aveva intuito che sono i bambini a tenere insieme quel che resta nel dopoguerra, e anche con la realizzazione del bibliobus poteva raggiungerne molti, creando quella circolarità dei libri che ancora contraddistingue i progetti di promozione alla lettura così importanti, soprattutto nei paesi dove ci sono più difficoltà di diffusione dei libri. 
I bambini che accoglieva e incontrava Jella erano trascurati, traumatizzati e serviva proprio dare tutta l’attenzione ai sentimenti, alle emozioni negate. A volte la situazione di empatia arrivava prima da un libro che dalla famiglia, dice Silvana Sola. La scelta degli illustratori è stata una fase molto delicata, perché dovevano essere capaci di sintesi, senza eccedere all’astrattismo, per non perdere il senso dei momenti scelti da raffigurare. Jella era mossa da una forte positività, da lei parte la comunità di intenti per realizzare oggi come allora una attualità concreta, uno stimolo all’azione. Le illustrazioni quindi dovevano restare ancorate all'esperienza di Jella. Elisabetta Lippolis conclude con una bellissima frase: “Joy is an act of resistance” (frase pronunciata da Toi Derricotte nel poema The Telly Cycle) e per rendere fruibile la mostra e sostenere Ibby è possibile acquistare il catalogo e la raccolta di ex libris. 




















SPECIALE BOLOGNA CHILDREN'S BOOK FAIR 2025:La poetica e le sonorità dell’anima di Jorge Luján candidato all’ALMA per l’Argentina.

martedì 8 aprile 2025



Jorge Luján è un poeta e musicista che ha un collegamento speciale con il mondo dell’infanzia, un canale privilegiato lo collega alla delicatezza dei sentimenti dei più piccoli e smuove di tenerezza quelli degli adulti. Conosciuto tanti anni fa, ha mantenuto sempre intatto l'incanto. L’incontro organizzato nel Poetry Corner da Junior Poetry Associazione Culturale è stato intenso, gioviale e coinvolgente. L’artista non ha presentato solo le novità editoriali, ma ha raccontato il suo percorso creativo con generosità. La moderatrice Giulia Zucchini, che con simpatici e incalzanti inviti lo spronava a donarsi, ha fatto in modo che godessimo di numerose letture, racconti e canti, che hanno creato un’atmosfera sospesa dal brusio della fiera, la platea era risucchiata nel suo magnetismo fatto di poesia, serenità, sorrisi e gentilezza. Un vero angolo di bellezza. Ha raccontato della sua infanzia, quando sua madre si accorse del talento, a soli due anni, nel riconoscere e copiare da qualsiasi oggetto che riportasse delle scritte, le lettere dell’alfabeto, un indizio su quello che avrebbe coltivato per tutta la vita: l’amore per le parole e la loro musicalità. “Le vocali sono i bambini e le consonanti gli adulti” e la relazione con le lettere è poesia, come nell’albo Volcancito nevado.


Ha raccontato di quando compone e lascia decantare le poesie, perché solo in questo modo arrivano le parole giuste, le parole migliori che si allacciano a quel verso poetico. Non rovinare una poesia è difficile e importante, ci vuole tempo e dedizione. La madre lo mandò a imparare a suonare il pianoforte perché, attenta, notò anche in quel caso una certa predisposizione, e fu un ulteriore passo verso la poesia, verso quelle sensazioni che lo portano a cercare punti di vista inusuali, unici. In Colors! Colores! Sono i colori a creare la poesia.



L’immaginazione libera in tutti i suoi libri, ma ci sono altri apporti peculiari che si rivelano nel suo percorso creativo: Jorge è anche un architetto e nel libro Pon los muros a soñar si percorre un vero viaggio tra architettura e poesia. Ci racconta di quando arrivò in Messico, dopo la dittatura argentina, e rimase impressionato dalla poetica dell’architettura preispanica, come le piramidi di Teotihuacan o Chichén Itzá. Ma anche la capanna ovale tradizionale di alcuni villaggi, costruita con materiali naturali, che per il poeta assume il valore di un luogo sacro, sempre aperto, atto a trovare la calma, la pace. Nel libro compaiono anche altri palazzi, è incentrato sull’architettura messicana nei suoi molteplici aspetti. [Segue video sottostante]


Quello che conta è che “il senso” deve avere più significati, altrimenti è un già sentito, invece, lo spazio e il suono delle parole indicano la via della poesia. [Segue video sottostante]


Il poeta dice che vuole “abitare” il poema, anche se a ognuno comunica qualcosa di diverso, quello che importa è che il triste e il felice risiedono in uno spazio e accadono nello stesso tempo. Come in quel momento di ascolto, con il sottofondo di brusio dei visitatori della fiera, un suono unico che ricorda il mare, permanente e costante, un momento unico che condividiamo e ognuno deciderà cosa tenere e cosa no. Ed è di nuovo poesia! L’incontro si è concluso con un canto mimato in cui abbiamo partecipato, un poema che alla fine ci ha fatto toccare il cielo con una mano. Jorge Luján vuole abitare la poesia, ma possiamo affermare che anche la poesia abita in lui.






SCELTI PER VOI: QUANDO IL CIELO CADRÀ

lunedì 7 aprile 2025

 


Londra, 1941. 
Un gran trambusto alla stazione dei treni. Tantissime persone in attesa di evacuare verso le campagne. Soprattutto giovani, spediti fuori città dalle famiglie per cercare di risparmiarli dai bombardamenti nazisti. A restare è solo chi non ha più nulla da perdere, oppure chi, fino alla fine, tenta di salvare quel poco che è rimasto.
Così ha inizio questa storia, in cui il suono delle sirene antiaeree farà da sottofondo alla narrazione. 
Tra quei ragazzi c'è Joseph. Dodici anni, sempre arrabbiato, pronto a perdere la calma e a esplodere come un petardo per un nonnulla. Lui, al contrario, arriva, perché dopo l'abbandono della madre e la partenza del padre per il fronte, con quel caratteraccio e la rabbia che aziona i pugni prima del cervello, nessuno lo vuole più intorno. Neppure la nonna, che decide di affidarlo alla burbera Signora F., una donna sola, senza peli sulla lingua, né un briciolo di gentilezza, inaccessibile e brusca; nonostante la guerra continua però a gestire con amore quello che un tempo era il fastoso zoo di famiglia, ormai in rovina e praticamente senza animali, tranne qualche cammello e pony, due lupi scheletrici, degli uccelli spennacchiati e Adone, un imponente gorilla argentato. 
Subito la Signora F. cerca di domare Joseph, costringendolo a lavorare nello zoo, spalando gli escrementi dei cammelli per barattarli con il mangime per i pochi animali rimasti. E per di più lo obbliga ad andare a scuola.

Il suo lavoro. Purtroppo è diventato questo. Il suo compito è di mantenere in vita gli animali, ma per colpa di Hitler e delle sue incursioni aeree, le regole sono cambiate. Adesso, quando suonano le sirene dell'allarme antiaereo, il suo compito, il suo UNICO compito, è puntare il fucile su Adone, perché quando il cielo cadrà – e prima o poi succederà – quello zoo diventerà un campo di battaglia. L'inferno.” 

Questa storia è ispirata ad un evento reale: durante la Seconda guerra mondiale era stato dato l'ordine di abbattere gli animali pericolosi, nel caso in cui i bombardamenti li avessero liberati dalle loro gabbie. Nella nostra di storia, il problema è che tra Joseph ed il gorilla pian piano si instaura un rapporto molto particolare, che renderà le cose davvero difficili.
Molte e varie sono le tematiche affrontate: l'amicizia, la perdita e il dolore, la difficoltà di fidarsi, solo per dirne alcune. Tutte ci danno spunto per significative riflessioni, molte anche attuali, come quella sull'economia di guerra, sulla necessità di trovare soluzioni e superare le difficoltà, in un momento in cui l'incertezza fa da padrona: il risparmio dei beni essenziali, come la legna, la farina e le uova, l'utilizzo dello sterco degli animali di uno zoo come moneta. 
La narrazione si distingue per la profonda introspezione dei personaggi, il cui cambiamento e processo di crescita è raccontato in maniera emotivamente potente. 
Protagonisti sono infatti i legami personali. Tra coetanei. Tra adulti e ragazzi. Tra umani e animali. Che in tempo di guerra sono ancora più difficili da costruire, perché è proprio in quei momenti che vengono maggiormente messi alla prova dalle drammatiche condizioni che si è costretti a subire. 
La guerra fa perdere gli affetti più grandi, rendendo gli animi rabbiosi come nel caso di Joseph o chiusi, sterili e freddi come per la Signora F., ma è anche un'occasione per ricercare il bene vero dentro alla disumanità.


Per voi Piccoli Lettori Crescono





INFORMAZIONI TECNICHE

TITOLO: Quando il cielo cadrà
AUTORE: Phil Earle
TRADUTTORE: Maurizio Bartocci
EDITORE: Feltrinelli Up
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2024
PAGINE: 318 p.
FORMATO: brossura
ETÀ DI LETTURA: dai 12 anni
ISBN: 9788807910869
PREZZO INDICATIVO: € 16,00

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